MARIO BENEDETTI
E' di settembre questa luce, vale tanto dirlo
nel pomeriggio che non è stato di nessuno, senza sosta caldo.
Il giorno che si apriva ad aiutare,
il vino che si dava, come qualcosa del giorno per farlo di più.
Ma tante cose che non riempiono la strada
sono nascoste da qualche parte come a soffrire.
Vorrei fino a dicembre conservare il taccuino del babbo,
con le cinquecento lire di carta,
tenerlo il venerdì tra i tanti soldi del mercato e tutta quella frutta.
Vorrei dire ancora la tosse e il freddo in quella camera larga,
e la piccola sedia vicino alla cucina economica,
la piccola sedia sotto il corpo del babbo.
Da "Umana gloria", Mondadori editore, Milano, 2004, pagg.118
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