DYLAN THOMAS
CERIMONIA DOPO UN BOMBARDAMENTO
I
Me stessi
Coloro che piangono
Piangono
Fra le strade bruciate a instancabile morte
Un bimbo di poche ore
Con la sua bocca che intride
Carbinizzata sul nero petto della tomba
Scavata dalla madre, e le sue braccia in fiamme.
Cominciamo
Col canto
Cantiamo
L'oscurità attizzata e risospinta all'origine
Quando la lingua afferrata annuiva ciecamente,
Una stella era infranta
Nei secoli del bimbo
Che i me stessi ora piangono, e i miracoli non possono
espiare.
Perdona -
Ci perdona -
Ci la tua morte che me stessi i credenti
Possano contenere dentro un grande flutto
Finché zampillerà improviso il sangue,
E come uccello canterà la polvere
Mentre i grani germogliano, e la tua morte cresce nel nostro
cuore.
Gridando
Il tuo morente
Grido,
Bimbo oltre il canto del gallo, lungo la strada
Corrosa dal fuoco cantiamo il mare che trasvola
Nel corpo orbato.
Amore è l'ultima luce parlata. Oh
Germe di figli nei lombi del nero involucro che rimane.
...
Da "Poesie", Ugo Guanda editore, Parma, 1976. Traduzione di Robero Sanesi.
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