giovedì 24 settembre 2009

LA POESIA DEL GIORNO -9-


DYLAN THOMAS


CERIMONIA DOPO UN BOMBARDAMENTO


I


Me stessi

Coloro che piangono

Piangono

Fra le strade bruciate a instancabile morte

Un bimbo di poche ore

Con la sua bocca che intride

Carbinizzata sul nero petto della tomba

Scavata dalla madre, e le sue braccia in fiamme.


Cominciamo

Col canto

Cantiamo

L'oscurità attizzata e risospinta all'origine

Quando la lingua afferrata annuiva ciecamente,

Una stella era infranta

Nei secoli del bimbo

Che i me stessi ora piangono, e i miracoli non possono

espiare.


Perdona -

Ci perdona -

Ci la tua morte che me stessi i credenti

Possano contenere dentro un grande flutto

Finché zampillerà improviso il sangue,

E come uccello canterà la polvere

Mentre i grani germogliano, e la tua morte cresce nel nostro

cuore.


Gridando

Il tuo morente

Grido,

Bimbo oltre il canto del gallo, lungo la strada

Corrosa dal fuoco cantiamo il mare che trasvola

Nel corpo orbato.

Amore è l'ultima luce parlata. Oh

Germe di figli nei lombi del nero involucro che rimane.



...



Da "Poesie", Ugo Guanda editore, Parma, 1976. Traduzione di Robero Sanesi.

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